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Edward Snowden è categorico nel ritenere che l’Health Data Hub metta a rischio i nostri dati personali

Il 19 maggio Edward Snowden, l’informatore diventato famoso dopo le sue rivelazioni sulla NSA, ha voluto attirare l’attenzione dei francesi sulla volontà del governo di affidare i dati sanitari dei cittadini a Microsoft attraverso Health Data Hub. Se l’obiettivo del progetto fosse quello di migliorare la cura dei pazienti durante la crisi sanitaria, potrebbe anche minacciare la riservatezza dei nostri concittadini.

The Health Data Hub: un progetto che minaccia la riservatezza dei nostri dati personali

L’Health Data Hub è stato creato il 30 novembre 2019, il giorno prima della scoperta del primo caso di COVID 19 in Cina. Ben presto la Health Data Platform (PDS) è stata al centro di tutta l’attenzione. Tuttavia, alcuni aspetti del progetto hanno suscitato rapidamente preoccupazione tra i professionisti della protezione dei dati.

Edward Snowden Lindsay Mills

Microsoft, proprietaria di questo sistema, potrebbe infatti essere obbligata a fornire dati riservati alle autorità americane. Una possibilità che Edward Snowden ha voluto ricordare ai privati ​​e alle autorità competenti nel suo tweet del 19 maggio.

La donna di Edward Snowden

È soprattutto per paura di uno scenario del genere che il governo americano ha intrapreso una crociata contro Huawei. Tuttavia, nell’ambito del progetto Health Data Hub, i servizi sanitari francesi devono fornire i dati sanitari dei pazienti a Microsoft attraverso il servizio cloud dell’azienda americana.

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Tale obbligo riguarda le farmacie, i medici territoriali, gli ospedali nonché tutti i servizi e le applicazioni preposti alla fornitura di consulenze a distanza. Saranno oggetto dello stesso trattamento anche i dati provenienti dal Sistema Dati Sanitario Nazionale (SNDS).

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Sebbene questa iniziativa possa migliorare il sistema sanitario francese a lungo termine, potrebbe costituire una violazione dei diritti dei francesi sui propri dati. Permettendo a un abete americano di archiviare i dati personali dei suoi cittadini, lo Stato francese acconsente che Washington consulti le cartelle cliniche di tutta la sua popolazione.

CloudAct: al centro della polemica

Si noti infatti che la legge CloudAct autorizza gli Stati Uniti ad accedere alle risorse detenute dai fornitori di servizi Cloud la cui sede è sul suolo americano. Sebbene questo sistema sia stato progettato per reagire a situazioni specifiche come ad esempio un attacco informatico, le autorità competenti possono esercitare questo diritto semplicemente avvisando l’azienda interessata. Inoltre, questa procedura resta possibile anche se il Data center è situato al di fuori degli Stati Uniti.

Film di Edward Snowden

Consapevole di questa situazione, la presidente della CNIL, Marie-Laure Denis, ha già affermato che il CloudAct costituisce una violazione dei principi fondanti del GDPR. Per questo motivo la CNIL ha proposto fin dall’inizio che la banca dati dell’Health Data Hub fosse gestita da una società francese o europea.

Libro di Edward Snowden

Dopo aver considerato la sospensione del progetto, il Consiglio di Stato ha infine mantenuto Microsoft come host dei dati dell’Health Data Hub. Tuttavia, questo tribunale amministrativo ha voluto chiarire che l’azienda americana e i servizi ministeriali devono mettere in atto soluzioni per preservare la riservatezza dei pazienti. Inoltre, le autorità competenti hanno ricordato che l’accordo siglato con Microsoft vieta alla società qualsiasi trasferimento di dati verso gli Stati Uniti.