Il 23 settembre, durante l’edizione 2020 della conferenza ignite, Microsoft ha riaffermato la sua ambizione di diventare leader di mercato nel cloud computing. In questo senso, il colosso americano ha presentato in particolare il sistema HSD: un sistema ingegnoso che consente l’archiviazione di dati su larga scala utilizzando cristalli ottici.
Microsoft intende fare affidamento sulle proprie capacità di innovazione per andare avanti, Amazon AWS, il suo eterno concorrente nel mercato del Cloud. A fronte della crescente domanda di spazi di stoccaggio espressa da privati e grandi aziende, l’azienda americana vuole offrire un’alternativa più rispettosa dell’ambiente, ma anche più efficiente.
Il progetto Natick e SIlica: progetti fondatori
È proprio in quest’ottica che Microsoft ha lanciato negli ultimi anni numerosi progetti promettenti. Già nel 2015 l’azienda ha lanciato l’idea di creare un data center sommerso alimentato dalla marea e dotato di server raffreddati ad acqua di mare.
L’infrastruttura necessaria fu costruita l’anno successivo e due anni dopo, nel 2018, Microsoft ha portato in superficie i suoi server. Contro ogni aspettativa, il progetto Natick ha dimostrato che le aziende che operano nel settore dello storage dei dati potrebbero ridurre drasticamente gli impatti ambientali delle proprie attività e addirittura affidarsi alle energie rinnovabili.
Nel 2019 anche Microsoft aveva implementato il progetto SIlica. Questo mirava a sviluppare un sistema efficiente dal punto di vista energetico consentendo l’archiviazione di dati a cui si accede raramente. Questa soluzione di “ celle frigorifere» si presenta sotto forma di un dispositivo che fornisce il modi per memorizzare i dati su un piccolo cubo di vetro. A titolo dimostrativo, gli ingegneri hanno semplicemente utilizzato questo processo per conservare la pellicola di Superman su un blocco di vetro. Un cenno inteso a richiamare i cristalli utilizzati dai kryptoniani.
Il supporto di memorizzazione in questione dà la possibilità di archiviazione un volume di dati abbastanza grande. Successivamente possiamo cancellare le informazioni memorizzate utilizzando i raggi UV e poi riutilizzare il cristallo.
Microsoft Project HSD, una grande innovazione nel campo del cloud storage
IL Progetto HSD è la logica continuazione del progetto Silica. Questa volta, gli ingegneri Microsoft hanno provato a creare un innovativo sistema di “hot storage”.. L’obiettivo è sempre quello di trovare un’alternativa meno consumo energetico, Ma più efficiente alla memoria flash. È in questo contesto che i tecnici hanno optato per il archiviazione olografica.
Contrariamente alle credenze popolari, questa tecnologia non è nuova, ha visto la luce all’inizio degli anni ’60, ma finora non è stato possibile sfruttarne appieno il potenziale. L’interpretazione dei dati, infatti, ha richiesto l’utilizzo di dispositivi ad alte prestazioni in grado di riprodurre in tempo reale ogni pixel presente sul cristallo.
Oggi, il fotosensori di ultima generazione associati a modalità di deep learning aiutare a superare le difficoltà più comuni. Questa soluzione garantisce a elaborazione rapida dei dati oltre ad un rischio di fallimento quasi nullo. Poiché il mezzo utilizzato non presenta alcuna parte meccanica, si può dire addio agli errori di lettura legati a guasti hardware.
Oltre alla sua affidabilità e alle sue prestazioni fuori dal comune, l’archiviazione dei dati olografici ha anche un costo molto più interessante per i giganti del mercato. Oltre al risparmio generato dall’utilizzo di un sistema a basso consumo energetico, inoltre l’azienda risparmia denaro utilizzando supporti di memorizzazione con bassi costi di produzione.
Considerando le sue prestazioni, questo progetto dovrebbe essere la pietra angolare dei futuri data center Microsoft. Resta da vedere se anche Amazon stia pianificando un sistema simile per preservare la propria quota di mercato.